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Flat Tax: avventura a lieto fine per Flavio Briatore

-di Pierluigi Ballista-

“Mister Billionaire torna in Italia per godersi la Flat Tax ma finisce per errore al Centro di Primo Soccorso di Otranto”

Le regole sulla Flat Tax, Flavio Briatore le aveva già studiate a memoria. La norma è appena entrata in vigore e lui, forse informato da una «talpa» nel Consiglio dei Ministri,  già ne conosceva tutti i dettagli: «Mi sembrava interessante, e così ho deciso di tornare in Italia. Credevo di avere i requisiti, sembrava una possibilità da non lasciarsi sfuggire». Mister Billionaire è residente all’estero da 35 anni: dieci negli Stati Uniti e altri venticinque in Inghilterra, dai tempi della Formula 1. L’idea di una tassa (bassa) per chi si trasferisce in Italia sembrava proprio stuzzicarlo. La nuova norma, studiata appositamente per gli stranieri, vale infatti anche per gli italiani che vivono oltre confine da più di nove anni. «Per l’Italia è una grande opportunità. Penso che produrrà subito buoni effetti. E poi la legge ha due caratteristiche eccellenti: è chiarissima, spiega alla perfezione quali sono le regole da rispettare, e non lascia margini ai soliti dubbi di interpretazione».

Peccato però che Briatore, nel lasciare il suo «buen ritiro» di Malindi, in Kenia, abbia confuso il panfilo dei VIP in partenza per la Costa Smeralda con un barcone di migranti, diretto ad un resort a 5 stelle  appena requisito dal governo Gentiloni per ospitare richiedenti asilo, rom, immigrati clandestini e nomadi. Giunto al Centro di Primo Soccorso e Accoglienza (CPSA) di Otranto, Mister Billionaire è stato sottoposto ad identificazione e visita medica di routine.

L'equivoco si è tuttavia risolto per il meglio quando Briatore ha rinunciato alla Flat Tax, decidendo invece di prendere la residenza presso il CPSA di Otranto, accedendo così a tutti i privilegi negati agli italiani a favore degli extracomunitari: vacanza tutto il giorno, vitto, alloggio e diaria di 35 euro (esentasse).

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